Emergenza rifiuti, Falcomatà: "L'ordinanza regionale non migliora la situazione, in questo modo non se ne esce"

falcomataprotestaconsiglioregionale"Potremmo dire che con questa ordinanza la montagna ha partorito il topolino. Se oggi un mio concittadino mi chiede se stasera riusciremo a raccogliere i rifiuti la mia risposta e quella dei 97 sindaci dell'area metropolitana è no". E' quanto afferma il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà al termine della Conferenza dei sindaci della Città metropolitana per un confronto sull'emergenza rifiuti.

"Questa ordinanza non risolve i problemi del quotidiano - spiega il sindaco metropolitano, che scrive su Facebook: "L'ordinanza regionale sui rifiuti, pubblicata stanotte, non migliora la situazione. Ancora una volta si scarica tutto sui cittadini e si chiede ai Comuni di fare in 20 giorni quello che la Regione non ha fatto in 20 anni.

Ma soprattutto in questo modo, stasera, la "mundizza" continuerà a rimanere in strada.

Insieme ai sindaci della Città Metropolitana stamattina ci siamo confrontati e adesso siamo in viaggio per Catanzaro per dire chiaramente alla Regione che in questo modo non se ne esce".

Secondo Falcomatà infatti l'ordinanza "Da un lato taglia i rapporti con la discarica privata di Crotone per poi allacciarli con un'altra discarica sempre privata, e di proprietà della stessa società che gestisce quella di Crotone. Allo stesso tempo impone alla Città metropolitana ben sette adempimenti per riattivare la discarica di Melicuccà, da fare in 20 giorni.  Ci chiedono - conclude Falcomatà - di individuare un sito temporaneo di stoccaggio con tempi lunghi che non ci consentono, ad oggi, di poter rispondere le esigenze dei cittadini".