Il caso Coronavirus in Ematologia era noto da giorni. E l’Ospedale non la racconta giusta: i contagi sono 2

reggiocalabria ospedaliriuniti21aprbisdi Claudio Cordova - Sono diverse e troppe le cose che fanno credere che la ricostruzione fornita dal Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria sulla presenza del Coronavirus nel reparto di Ematologia sia una versione posticcia, di comodo. Nella tarda serata di domenica, dopo ore di pubblicazione da parte del Dispaccio e di altri organi di informazione, sui contagi di (almeno) due infermieri nel reparto, la Direzione Ospedaliera è dovuta finalmente intervenire.

Lo ha fatto minimizzando.

Si è affrettata a sottolineare che il reparto non è chiuso. Ma questo noi (e nemmeno altre testate) lo avevano mai scritto. Avevamo parlato del trasferimento di alcuni dei pazienti dell'area, che rappresenta un'eccellenza meridionale, ma che ospita, come è noto, soggetti immunodepressi per antonomasia. I più fragili, i più a rischio, in caso di contrazione del virus. La Direzione ha parlato, ufficialmente di mera disinfezione del reparto.

Ma non finisce qui.

Ha parlato anche di un unico caso di positività al Covid 19. Ed è questa la prima questione che non quadra. Dal canto nostro rilanciamo quanto scritto ieri (leggi qui): i casi positivi sarebbero almeno due. Il primo sarebbe di una persona che, rientrata da una settimana bianca vissuta fuori dalla provincia di Reggio Calabria, non avrebbe osservato la quarantena che le disposizioni vigenti per l'emergenza impongono. Una circostanza, quella del viaggio di piacere, che ci era nota fin da ieri, ma che avevamo omesso per evitare inutili gogne, vista la delicatezza del tema. Non è ammissibile, però, che il comunicato ufficiale parli di un solo caso, sapendo, invece, dell'esistenza di un'altra persona positiva al Coronavirus. Nel parlare di un solo contagio, anziché due, la Direzione Ospedaliera omette di dire che uno dei due contagi sarebbe quello della caposala del reparto.

Mostri, la Direzione Ospedaliera, i documenti che attestano la presenza di un unico contagiato nel reparto e non di due, come ribadiamo. Li mostri, se ne è capace.

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Ma l'ulteriore dato su cui la Direzione Ospedaliera fornisce una versione che non convince affatto, è quella relativa al momento in cui si sarebbe appresa la notizia: il "primissimo pomeriggio" di sabato. In realtà, la questione sarebbe stata nota al personale del reparto, almeno dal giorno prima. E questo sarebbe stato noto in primis ai colleghi dei due infermieri contagiati, ma non solo. Anche gli infermieri di altri reparti sarebbero venuti alla spicciolata a conoscenza della situazione: "Sì confermo – dice una persona impegnata in un altro reparto del GOM, di cui manteniamo anonima l'identià – in settimana faranno il tampone a tutti noi nei vari reparti".