Taurianova (RC), politiche sociali: i chiarimenti dell'Assessore Ferraro

Raffaella Ferraro, assessore al ramo e vicesindaco della città di Taurianova, chiarisce alcuni punti in merito alle scelte programmatiche del settore.

"Servizi gratuiti per le fasce deboli, una materia talmente enorme che non merita approssimate considerazioni da bar, slanci populisti e vari ed eventuali ammiccamenti elettorali, ma chi oggi lo fa in fondo va anche ringraziato; sebbene sia ormai noto che dire banalità riferendosi a questioni meramente ordinarie sia diventato ahinoi quasi sovversivo. Chissà a quale rivoluzione di classe ha pensato una certa classe politica e non quando ad un tratto, folgorata dall'abitudine di massa dell'ovvietà al servizio dello straordinario, propone che con i ricavi nelle mancate indennità si potrebbero finanziare i pasti della mensa scolastica, altrimenti a pagamento, per quelle famiglie che evidentemente non vi potrebbero usufruire in quanto non abbiente".

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"Una visione della politica straordinaria si penserebbe, che nell'illusione di aver detto un qualcosa di rivoluzionario potrebbe creare consenso e incredulità, perché ardito e fuori dal quotidiano. Il non detto ma agito è invece cosa diversa, qualcosa che si fonda nel quotidiano e nella sua ordinaria normalità. La normalità di quei bambini, di famiglie umili, che dichiarano ISEE 0 a cui da 4 anni ormai è garantito il pasto gratuito. La normalità di un servizio che, in quanto programmato secondo queste istanze, prevede che nel conteggio del numero dei pasti, un congruo numero venga erogato gratuitamente, proprio per venire incontro alle esigenze di quei nuclei famigliari, magari non a ISEE 0 che però hanno situazioni particolari, e che la scuola ci segnala.
Scusateci se abbiamo preferito agire nel silenzio, senza lodare un qualcosa di ordinario; scusate se non abbiamo avuto slanci populisti come l'avvilente realtà di oggi ci ha abituato; scusate se paradossalmente siamo contro il popolo solo perché indichiamo soluzioni chiare e programmate e non meri slogan. Siamo abituati a guardare i problemi dalla strada, dal basso, perché solo così si ha tutto più chiaro e si può programmare un lavoro che oggi ci porta ad avere fatti ordinari, e non idee straordinarie. Grazie comunque per averci dato la possibilità di descrivere uno spaccato di ordinaria e buona amministrazione, ci dispiace per tutti quelli che avrebbero preferito una bella dimostrazione pubblica di moralità, una bella semplificazione stereotipata, del tipo "pasti gratis a tutti i bambini poveri"; condividere e dimostrare non serve a nulla, serve programmare e agire, per questo consentiteci per una volta di nasconderci e non pubblicizzarci, nasconderci dietro una bellissima ma forse poco rivoluzionaria ordinarietà".