Comunali Reggio Calabria, ai blocchi di partenza / 2 – Cinquestelle e civiche, la posizione terzista ha il problema dei nomi

marcianoangela 500bisdi Mario Meliadò - A 8-9 mesi da un voto per le Comunali che dovrebbe tenersi nella "finestra" compresa tra il marzo e il maggio del 2020 (per le Regionali, dicono i soliti beneinformati, si voterà il 9 o il 16 febbraio: niente election day, dunque, nell'ipotesi più comunemente accreditata).

Qual è lo stato delle candidature – formalizzate o ipotizzate – in campo?

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MOVIMENTO CINQUESTELLE. I pentastellati, in vista delle prossime scadenze elettorali, debbono decidere diverse cose. Una cosa devono deciderla su scala nazionale: usciti dall' "età dell'innocenza" e, per molti versi, anche dall'epoca-Grillo, il M5S continuerà a non allearsi mai con alcuna forza politica, inclusa quella (la Lega) con cui ha un patto per il Governo centrale e a non accettare quelli che Cinquestelle ha sempre orgogliosamente definito "riciclati" – insomma, personale politico già impegnato direttamente in Consiglio o in Giunta negli Enti territoriali – nelle proprie liste? Sarà sempre l'online a farla da padrone in tutte le decisioni che contano, anche quelle che vantano un poco gradevole sapore di preconfezionato?

Stabilito ciò, la prima questione da dirimere è se il Movimento oggi sia effettivamente in grado di formare una lista competitiva per le Comunali. Non uno scherzo, eh: in varie altre realtà (Comuni, Province, persino intere Regioni...) in questi anni il M5S ha alternato discrete performance e la sporadica conquista di qualche Amministrazione locale (i casi più eclatanti rimangono a oggi Roma e Torino con Virginia Raggi e Chiara Appendino rispettivamente) a flop micidiali.

Quali flop? Si va dalla mancata presentazione di una propria lista alla presentazione di una lista che ha poi riscosso percentuali assai deludenti: e proprio alle Comunali di Reggio Calabria 2014 è questo l'unico precedente, con la lista in quanto tale che non andò oltre l'1,8% dei suffragi (il candidato sindaco, l'oggi portavoce cittadino e consigliere nazionale dei Verdi Vincenzo Giordano, centrò il 2,5). Ma soprattutto, si ricorda come all'entusiasmo iniziale e all'indicazione di ben quattro attivisti interessati a proporsi per la fascia tricolore abbia fatto poi da contraltare la successiva "lotta senza esclusione di colpi", con accuse reciproche – anche di brogli – cui seguì un'emorragia d'iscritti e simpatizzanti da vari meetup interessati. Ma non di consensi, alle ultime Politiche almeno, in cui Cinquestelle ha centrato un travolgente 43,4% in Calabria e, a Reggio città, un 36,5% che ha permesso di vincere il collegio per Montecitorio con 1.500 suffragi di scarto sull'ex presidente del Consiglio regionale e segretario regionale dell'Udc Franco Talarico (35,3%).

E ancòra: scegliere i dirigenti/emergenti o gli eletti? Su quest'ultimo fronte, avrebbe enormi possibilità d'essere indicata la deputata reggina ormai al secondo mandato Federica Dieni; sul primo versante nei giorni scorsi erano state anche trascritte le frequenti informali indicazioni verso un esperto attivista di lunga data come Fabio Foti. Col risultato però di una perentoria smentita da parte del Meetup Reggio 5 Stelle, in quanto «il processo decisionale passa dapprima dalla valutazione politica da parte dei vertici circa la possibilità (in relazione alle condizioni) di presentare una lista a Reggio Calabria», appunto, «e solo successivamente dall'eventuale certificazione della lista presentata».

CIVICHE. Un posizionamento "terzo" potrebbe venir fuori da un raggruppamento di liste civiche.

Tra le formazioni "sotto osservazione" da tempo Patto civico. Viene spesso formulato il nome di Maria Laura Tortorella, ma certo un nome assolutamente spendibile sarebbe anche quello del costituzionalista Antonino Spadaro (ciascuno per un mandato biennale, prima Spadaro e poi la Tortorella sono stati poi i primi due coordinatori del movimento, oggi coordinato da Francesca Stillittano). Bisogna però sempre considerare vari fattori, tra i quali la capacità d'aggregare altre realtà civiche d'orientamento autonomo ai fini della formazione di una lista quantomeno con concrete chances d'ingresso in Consiglio comunale.

Resta la costante azione di sprone, specie sul fronte della partecipazione civica, esercitata da Reggio non tace: da escludersi formazioni autonome, è assai probabile che su scala individuale anche elementi di Rnt possano fornire un contributo significativo a un'eventuale minicoalizione "civica indipendente".

Esiste peraltro da qualche tempo un coordinamento (il Clc, Coordinamento liste civiche) guidato da Salvatore Chindemi, già dirigente di Sel e del Pci. Il senso dell'esperimento sarebbe proprio propiziare il raccordo tra movimenti e tra esperienze sovente assai diverse tra loro per favorirne un impegno comune "terzista".

Non va dimenticata poi la posizione di Italia dei valori, che ha in Oreste Arconte il suo responsabile su scala metropolitana: da mesi, Arconte invocava in modo assiduo via social network un impegno di Idv insieme a imprecisate realtà civiche per «una donna per Reggio» ossia, fuori da un frasario imprecisato, l'ex assessore comunale ai Lavori pubblici Angela Marcianò, prima dell'impegno nella Giunta comunale (e prima della sua defenestrazione a séguito degli scontri col sindaco) ben nota anche per le simpatie politiche decisamente di Destra. La Marcianò, docente universitaria e stretta collaboratrice dell'oggi procuratore distrettuale di Catanzaro Nicola Gratteri, ha sempre affermato di fare della legalità il proprio vessillo: una circostanza che ha ritenuto improponibile candidarsi alla sindacatura restando sub judice per il "caso Miramare". Di qui, il ricorso al rito abbreviato, nell'ipotesi di uscirne "pulita" e pronta per la battaglia elettorale: è finita con la condanna, in primo grado ovviamente, a un anno di reclusione.

«Ti sei pentita, Angela? No! – scrive in queste ore sul suo profilo Facebook la Marcianò –. Sono molto addolorata, ferita e mortificata ma certamente non mi sono pentita, neanche per un secondo. L'amore per la Legalità non può essere solo blaterato in passerella. Va coltivato e perseguito a qualunque costo, esattamente come la Fede, senza tattiche e senza riserve». Quindi nessun pentimento «di aver denunciato solo perché condannata, pur avendo sempre spontaneamente collaborato, rischiato ed essermi totalmente affidata alla Giustizia». E dunque, «schiena dritta e testa alta. Come prima, anzi più di prima», scrive l'ex assessore: nei fatti, però, per quanto in primo grado, sulla propalatrice della legalità sempre una condanna resta. Nei fatti, se vorranno smarcarsi dal centrosinistra organizzato, i dipietristi dovranno cercarsi in fretta un altro candidato su cui puntare.

Naturalmente, il panorama delle "civiche" ne vede anche parecchie "di area", a supporto del sindaco uscente come La Svolta e Reset o a sostegno di altri candidati espressi però da coalizioni "strutturate" come il centrodestra, rispetto al quale già si era registrato ad esempio il dialogo e l'impegno di Reggio Viva, fondata dall'ex candidato alla Camera per Scelta Civica Paolo Zagami: sia a Sinistra (dove parecchie associazioni d'area sono in fermento da mesi) sia a Destra (che vanta realtà come il Centro studi Tradizione Partecipazione o l'associazione Stanza101 non perfettamente "inquadrabili" ma largamente attive sul fronte politico del centrodestra e della Destra) è facile ipotizzare la fine di alcune esperienze e la nascita di nuove realtà.

E questo panorama s'arricchirà pure di nuove realtà indipendenti: anche qui, peraltro, va completato con le realtà indipendenti che verranno meno. Tra queste, vista la polarizzazione su Fratelli d'Italia dell'ex consigliere del Pri e poi candidato sindaco Paolo Ferrara, occorrerà meglio capire se "traslocheranno" tutti in direzione Fdi i 3mila voti strappati 5 anni fa dalla coalizione capitanata da Liberi di ricominciare (accanto all'omonima lista c'erano la Forza Reggio dell'odierno presidente di Confindustria Peppe Nucera, Libertà ed esigenze sociali, Lista del Grillo Parlante/No euro e la Democrazia Cristiana di Angelo Sandri).