"Breakfast": "Matacena partecipò ad un summit mafioso a Polsi"

matacenaamedeo500Il procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo ha formulato nuove richieste istruttorie durante l'udienza odierna del processo "Breakfast" che vede imputati l'ex ministro dell'interno Claudio Scajola, Chiara Rizzo, Martino Politi e Mariagrazia Fiordelisi in quanto accusati di aver favorito la latitanza dell'ex deputato Amedeo Matacena. Quest'ultimo è stato condannato in via definitiva a tre anni per concorso esterno in associazione mafiosa e si trova latitante a Dubai. Al Tribunale presieduto da Natina Pratticò, l'accusa ha richiesto l'escussione del collaboratore di giustizia Cosimo Virgiglio, imprenditore legato al Clan Molè di Gioia Tauro, ma in contatto anche con ambienti della massoneria deviata, nonché i "pentiti" Giuseppe Lombardo, ex killer reggino, e Pasquale Nucera, affiliato alla cosca Iamonte di Melito Porto Salvo. E proprio quest'ultimo riferì nel 1996 ai magistrati palermitani che parterciparono un summit di 'ndrangheta, tenutosi il 28 settembre 1991 a Polsi tutti gli esponenti più influenti delle cosche reggine tra cui i Tegano, gli Araniti, i Pesce, Molè e Piromalli, ma anche Antonino Mammoliti di Castellace che avrebbe presenziato alla riunione mafiosa "insieme all'onorevole Amedeo Matacena».

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In due diversi interrogatori, il collaboratore Nucera ha ricordato uno per uno tutti i presenti al summit: «Seppure defilato,disse, c'era anche Matacena, "il pelato", appartato con Antonino Mammoliti di Castellace. Poi c'erano anche tutti i vari esponenti dei "locali" della 'ndrangheta calabrese come Pasquale e Giovanni Tegano, Santo Araniti, uno dei Mazzaferro di Taurianova e uno dei Mazzaferro di Gioiosa Ionica, che abitava vicino al cimitero, Marcello Pesce, uno dei Versace di Africo, parente di un certo Giulio Versace, Antonino Molè, due dei Piromalli, Antonino Mammoliti ed altri". Nella scorsa udienza, tenutasi il tre dicembre, il procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo aveva contestato agli imputati Rizzo e Scajola una nuova aggravante.I due sono accusati di aver favorito la latitanza di Matacena non solo agevolando la 'ndrangheta, ma anche un'associazione segrete. Una nuova contestazione su cui sia i legali di Scajola che di Rizzo hanno respinto le argomentazioni della Dda, ma nel contempo il difensore di Chiara Rizzo, Candido Bonaventura, ha comunque avanzato istanza per l'ammissione della sua assistita ad eventuale rito abbreviato condizionato. Su tutte queste richieste il Tribunale scioglierà la riserva durante la prossima udienza fissata in calendario per il 28 gennaio.