Tentata estorsione, capo ultrà Juve sarà interrogato

Ha chiesto di essere interrogato in aula il capo dei Viking, gruppo ultrà della Juventus, Loris Grancini imputato a Milano assieme ad altri due tifosi della curva bianconera perché, stando ad un'inchiesta del pm Enrico Pavone, avrebbero minacciato il titolare di una società milanese di eventi sportivi per costringerlo "a procurare loro biglietti" con una "corsia preferenziale" per le partite della 'vecchia signora'. L'udienza preliminare, iniziata oggi davanti al gup Stefania Pepe, è stata rinviata al 7 giugno proprio per sentire Grancini, difeso dal legale Luca Ricci, e un altro imputato che ha chiesto l'interrogatorio per difendersi, Christian Mauriello, assistito dal legale Marco Ventura. Secondo le imputazioni, Grancini - arrestato lo scorso dicembre per l'esecuzione pena, perché deve scontare 13 anni e 11 mesi tra cui una condanna per un tentato omicidio e che ha anche testimoniato nel processo torinese di 'ndrangheta 'Alto Piemonte' - entrato nel punto vendita biglietti, assieme a Mauriello e a Christian Fasoli, altro imputato, avrebbe detto: "Bello alto qui, sai come brucia facilmente?". E nel maggio dello scorso anno, poi, sempre per intimidire il titolare della società avrebbe fatto riferimento a "questi calabresi di Corsico", comune dell' hinterland milanese.

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