Rende (Cs), la minoranza: “Un anno della giunta Manna-bis, si aggrava il declino della città”

I consiglieri comunali di minoranza di Rende hanno presentato, in una conferenza stampa, una analisi del primo anno di sindacatura del Manna-bis. Secondo l'opposizione, i risultati fin qui ottenuti sono da considerare negativi.

"A un anno dal secondo mandato del sindaco Manna e a sei dal suo primo insediamento, continua, inarrestabile, il declino della città di Rende. Un tempo conosciuta come la città dei primati, l'ex capoluogo culturale della Calabria mostra ogni giorno i segni dei fallimenti della giunta in carica.

La perdita di funzioni e di prestigio nel contesto regionale e meridionale è sotto gli occhi di tutti. Di seguito si riportano gli ambiti di intervento, nei quali abbiamo operato come opposizione alla giunta Manna:

1) PARCO ACQUATICO
Questa sontuosa opera, nata con l'idea ben precisa di essere il cuore nevralgico dell'area urbana, oggi rappresenta il simbolo del fallimento della Giunta Manna. Infatti, per come è stata (e a chi) affidata e per come il Sindaco e/o i suoi delegati al controllo, hanno effettuato le necessarie verifiche di regolare funzionamento della struttura, dimostrano che Manna e i suoi "navigano a vista" sui problemi della città.
E che a guidare il loro operato è una idea di amministrazione spettacolo e che pur di annunciare la risoluzione di un problema costruiscono una narrazione falsata, come tutta la vicenda del Parco acquatico dimostra: affidamento senza le dovute cautele, inaugurazione elettorale, clientelismo di fondo, assenza di controllo, uso privato di un bene pubblico, etc... Se non ci fosse stata la pressione dell' opposizione e dell'opinione pubblica nulla sarebbe cambiato.

2) METRO E AGENDA URBANA
Rende è una città priva di visione, come dicevamo, e che, quindi, non guarda al futuro.
Il Sindaco Manna ha ereditato l'unica vera opera in grado di realizzare la città unica o se vogliamo l'area urbana: la metropolitana Cosenza-Rende-Unical. Un'opera che, complice l'amico/nemico Sindaco di Cosenza, non vedrà mai la sua realizzazione per l'inefficienza delle giunte Manna e Occhiuto che hanno dilapidato così un finanziamento di ben 160 milioni di euro.
Quando, invece, non si hanno argomenti di cui parlare, ecco che dal Sindaco Manna e dalla sua giunta si sente parlare di area urbana e di città unica, ben sapendo che nelle condizioni date e senza progettualità l'obiettivo è irraggiungibile.
Quanto all'agenda urbana, che vale 15 milioni di euro, nulla è dato sapere sullo stato dell'arte con il grave rischio di perdere anche questi finanziamenti.

3) AMBIENTE – URBANISTICA – CENTRO STORICO
Centinaia di camion provenienti da tutta la Calabria, e da altre regioni, scaricano rifiuti presso un'azienda sita nella zona industriale, in un'area segnata da tante criticità ambientale tra cui l'ex sito della legnochimica, che la giunta Manna avrebbe dovuto, già da tempo bonificare.
Grave è la situazione dei rifiuti nel centro urbano: zone ecologiche sono diventate dimora di ratti di ogni tipo, mentre i condomini sono stati trasformati in piccole discariche. Il decoro urbano, considerati i cumuli di immondizia presenti in città, è solo un ricordo: ville e giardini in totale abbandono; esercizi commerciali che svolgono attività in spazi pubblici senza regole e controlli; illuminazione pubblica non funzionante; strade colabrodo.
A tutto questo, si aggiunge una colata di cemento in arrivo con il nuovo piano urbanistico, che prevede la modifica di numerose zone a servizi previste dal vigente piano urbanistico trasformate in zone residenziali del nuovo strumento con un indice pari a 3,5 mc/mq. Indice che è, inoltre, generalizzato su tutte le aree residenziali previste tra Roges, Commenda e Quattromiglia (ad esempio, sulle aree verdi poste ad ovest del viale parco-Principe, il piano Manna-Francini prevede l'edificazione di oltre 1000 appartamenti). Altro che rispetto della norma del consumo di suolo zero: siamo invece alla definitiva cancellazione della idea di città a misura di cittadino, donna, uomo, bambino anziano, che sia.
Nuovo strumento che condanna definitivamente alla non attuazione dei PAU di Santa Chiara, Santa Rosa, Linze, Palleca, Settimo, Monticello, mortificando i legittimi interessi di tanti piccoli proprietari. A pensar male, sembra un piano pensato per un gruppo di grandi elettori che danneggia i piccoli proprietari e sacrifica l'interesse pubblico.
Il centro storico resta in attesa di una rivitalizzazione più volte annunciata e mai iniziata. Il vecchio borgo oggi è solo un deserto dopo un diluvio di parole e di promesse. Nessuna nuova funzione amministrativa, nessuna attività imprenditoriale, nessun progetto realizzato. Spesso i responsabili della cultura si vantano delle chiese e dei musei del centro storico, per la cui realizzazione Manna e i tre assessori del centro storico non hanno mosso neanche un dito. Si rimane in attesa che i finanziamenti ottenuti da altre giunte vengano al più presto attivati.

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4) BENI PUBBLICI/COMUNI – CIMITERO – CLINICA PRIVATA- LIDL
Nonostante la retorica e la propaganda, I beni pubblici vengono privatizzati per onorare impegni elettorali. Un intero patrimonio in stato di abbandono.
Privatissimo è diventato il tennis club città di Rende. Da qualche mese ha perso finanche la denominazione "Città di Rende" per assumere quella di un gruppo imprenditoriale privato.
Il centro anziani è nelle mani di amici dell'amministrazione, senza però avere una prospettiva futura di rilancio e di efficienza della struttura e di tutela dei dipendenti.
Lo stadio è chiuso da oltre un anno, privando gli sportivi del calcio, costringendo la prima squadra a giocare l'intero campionato fuori da Rende, circostanza che, certamente, ha influito sull'avvenuta retrocessione della squadra in serie C.
Per non parlare del campo dell'Azzurra, assegnato in concessione a un privato e trasformato in un campo di erbacce.
La smania di privatizzare tutto ha portato la giunta Manna ad avviare la privatizzazione perfino del cimitero comunale, che, oltre, a perdere la vitale funzione pubblica (infatti la realizzazione e la gestione è affidata a un'impresa pugliese), sarà realizzato al confine con San Fili senza dare, nel frattempo, soluzione alle decine di salme che attendono da mesi la tumulazione. A questo scandaloso progetto, che prevede un sito cimiteriale non raggiungibile per la pericolosità dell'accesso ci opporremo con rigore e tenacia.
Che dire della sanità: anziché battersi per un ospedale pubblico in un'area pubblica nei pressi dell'UNICAL, la giunta intende regalare migliaia di metri cubi a un imprenditore privato per realizzare una clinica privata, approvando un progetto in variante per legittimare l'enorme eccesso volumetrico. Giova rilevare che mentre si elabora il nuovo strumento urbanistico (PSC) si procede a scialo ad approvare progetti in variante.
Il perseguimento dell'interesse privato a scapito di quello pubblico è una vera passione del sindaco Manna: per consentire l'accesso sul viale parco "Principe" al supermercato LIDL, è stato, nientemeno, interrotto il percorso pedonale e ciclabile dello stesso viale ed è stata realizzata una rotatoria non prevista nello sviluppo armonico del viale.

5) DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE
Le varie consulte e chi li presiede vengono nominate dal Sindaco. Questa procedura è immensamente anti democratica, in quanto i soggetti individuati, prescindendo dalle loro qualità, piuttosto che essere naturale espressione di una comunità, sono dei diretti fiduciari dell'Amministrazione comunale. Non è così che si attuano le autentiche forme di democrazia partecipata e quanti amministratori e fiduciari si sforzano di asserire il contrario mentono sapendo di mentire!
L'accesso agli atti amministrativi diventa un'impresa difficile e per nulla scontata. L'attività amministrativa si caratterizza per distribuire favori e calpestare diritti. Si pensi al SASUS (Servizio Associato per lo Sviluppo Urbano Sostenibile): la segretaria del Sindaco, del Presidente del consiglio comunale e altri beneficiari, sono stati selezionati spesso senza concorso, sono pagati dal SASUS, ma lavorano nel Municipio al servizio dello stesso Sindaco e del Presidente del consiglio, svolgendo mansioni che nulla hanno a che fare con le attività istituzionali del SASUS.
Per non parlare delle consulenze e degli incarichi legali affidati a persone vicine al Sindaco.

6) CULTURA E ISTRUZIONE
Passano gli anni e le stagioni amministrative ma di una cosa v'è certezza: il settembre rendese ridotto a una miscellanea di iniziative provate senza un'idea guida o un tema. Fate vobis purché a costo zero, sembrerebbe la ratio di questa operazione reiterata negli anni che chiunque capisce che a costo zero non è assolutamente e a farne le spese sono la capacità di una città di promuovere cultura e intrattenimento intelligente, di promuovere la crescita di una collettività anche con proposte e politiche culturali degne di questo nome.
Né sono soddisfacenti le sporadiche iniziative nel campo dell'istruzione e della formazione, soprattutto nelle azioni di contrasto al fenomeno della povertà educativa, che nel periodo COVID si è andato ulteriormente aggravando. Altrettanto stupefacente è il silenzio dell'Amministrazione comunale rispetto alla chiusura totale dell'Unical, elemento centrale della vitalità e dell'economia della città.
Si è troppo impegnati a inaugurare per l'ennesima volta le stesse identiche cose che pensare in avanti e ai più deboli, evidentemente!

7) CASSE COMUNALI
Ci avevano detto di essere usciti dal predissesto, ma ci siamo ancora dentro, sotto stretta osservazione della Corte dei Conti, che ci ricorda periodicamente di ridurre le spese (in particolare quelle legali e le consulenze) e di aumentare le entrate (far pagare gli evasori), evitando, ove possibile, di ricorrere all'indebitamento.

Potremmo continuare, ma tanto basta per essere seriamente preoccupati della deriva della nostra città. Ai cittadini di buon senso, alle associazioni, ai consiglieri comunali spetta il compito di fermare il declino".