San Giovanni in Fiore (Cs), il sindaco Belcastro: “Al ministro Speranza richiesto stop commissariamento della sanità”

"La sanita' in Calabria, come ormai e' noto a tutti, e' in coma profondo. La gestione commissariale che va avanti dal 2009 non ha prodotto i risultati che tutti auspicavamo, anzi le cose si sono aggravate notevolmente per responsabilita' precise dei governi Renzi e Gentiloni e poi con il varo del decreto Calabria del governo Conti 1, e' arrivato il colpo di grazia definitivo alla sanita' della nostra Regione". E' quanto sostiene il sindaco di San Giovanni in Fiore Giuseppe Belcastro che mercoledi' 4 dicembre, insieme ad altri nove sindaci della Calabria, sara' ricevuto dal ministro della Salute Roberto Speranza. "L'assemblea dei sindaci della provincia di Cosenza e il direttivo regionale dell'Anci - prosegue - avevano chiesto con determinazione un incontro al Ministro proprio per chiedere direttamente all'esponente del governo un'assunzione di responsabilita' immediata per cercare di uscire da una situazione ormai diventata insostenibile. Gli ospedali e la medicina del territorio non sono piu' in grado di garantire i livelli essenziali di assistenza. La situazione e' ancora piu' drammatica negli ospedali di area disagiate. Oltre alla carenza endemica di attrezzature mancano i medici e personale paramedico. Al ministro consegneremo un documento approvato all'unanimita' da Anci e conferenza dei sindaci della provincia di Cosenza dove si chiede, come primo passo il superamento della gestione commissariale; procedere all'Asp immediata assunzione del personale mancante affinche' la sanita' possa tornare a dare i servizi ai calabresi. Bisogna riconoscere al Ministro di aver immediatamente risposto alla richiesta di Anci e sindaci. Ora ci aspettiamo risposte certe e tempestive. La sanita' calabrese deve diventare una priorita' per il governo centrale altrimenti la situazione diventera' irrecuperabile". "Le altre regioni in regime commissariale - conclude Belcastro - dove le funzioni di commissario ad acta sono state poste in capi ai Presenti delle regioni sono riuscite ad rientrare nella normalita'. Qui da noi si e' preferito affidare la gestione a chi non conosceva la nostra terra e i risultati sono sotto gli occhi di tutti".

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