“Scacco al cavallo”, documentati 52 furti di auto ed estorsioni fino a 1500 euro

scaccoalcavalloL'operazione è' stata denominata in codice "Scacco al cavallo". L'indagine, condotta dal mese di novembre 2017 dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende - unitamente a quelli del Nucleo Investigativo di Cosenza e della Stazione Carabinieri di Montalto Uffugo - scaturisce da una seria recrudescenza del fenomeno dei furti di veicoli rilevato nell'area urbana di Cosenza e Rende e nella zona valliva di Montalto Uffugo (molti dei quali rinvenuti pochi giorni dopo la presentazione della denuncia di furto).

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Il gruppo criminale individuato era composto in gran parte da soggetti di etnia "rom" che, trafugati i veicoli, in particolar modo Fiat Panda, Punto, Grande Punto, 500 e Lancia Y, contattavano i proprietari chiamandoli da cabine telefoniche pubbliche, al fine di imporre loro, nell'ambito di incontri che si svolgevano nel "Villaggio degli Zingari" di Cosenza, la corresponsione di somme di denaro per la restituzione. Solo all'atto della riscossione del provento dell'estorsione, variabile da 300 a 1.500 euro, indicavano ai proprietari dei mezzi il luogo dove avrebbero potuto rinvenirli. Quando le vittime non aderivano alle richieste estorsive, provvedevano a "cannibalizzare" le autovetture, smontando e vendendo pezzi di ricambio. Sono 52 i furti di autovetture, seguiti da altrettanti episodi di estorsione, documentanti dai carabinieri, anche raccogliendo le dichiarazioni delle vittime (48 le persone ascoltate), la maggior parte delle quali ha collaborato con i militari nell'identificazione degli autori, segno - sottolineano gli inquirenti - di fiducia da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni.