Tragedia Gole del Raganello, Protezione Civile rivede numero delle vittime: 10

goleraganellovittimaSono 10 i morti accertati nelle Gole del Raganello. La protezione civile regionale, infatti, ha rivisto il numero delle vittime, che stamani era stato dato ad 11. A causare l'errore, secondo il capo della protezione civile regionale Carlo Tansi, "è stata una sovrapposizione di informazioni nel corso della notte".

Sono andate avanti per tutta la notte le attività di ricerca nella zona delle Gole del Raganello, in Calabria, teatro della tragedia di ieri. La palestra comunale di Civita da ieri sera sta accogliendo le salme delle vittime che sono state tutte identificate. Una folla commossa si è raccolta davanti alla struttura dove si è svolto il riconoscimento da parte dei congiunti.

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Il torrente Raganello ancora in piena sta rendendo difficili le ricerche di eventuali altre persone bloccate nelle gole all'interno del parco del Pollino. La speranza "è che non ci sia nessuno o che siano riusciti a mettersi in salvo, ma non possiamo ancora sapere se e quante persone sono lì dentro perché non esiste un registro di chi entra ed esce dalle gole", spiega all'AdnKronos Domenico Gioia, coordinatore Guide dell'Aigae (Associazione italiana delle guide ambientali escursionistiche) della Calabria, che si trova a Civita per seguire le operazioni di ricerca e soccorso. Un percorso, quello delle gole, "che ha solo due ingressi - spiega il coordinatore delle guide Aigae calabre - uno dalla parte di Civita e uno a distanza di 13 km, a San Lorenzo Bellizzi. Questo significa che una volta che ti inoltri nelle gole non c'è altra via di fuga, devi percorrere tutti e 13 i km". E significa anche che, con il letto del fiume ancora ingrossato che blocca l'accesso alle gole, i soccorritori devono calarsi dall'alto, non senza difficoltà.

E' stato trasferita nella notte in eliambulanza nell'ospedale Cardarelli di Napoli, la bambina rimasta ferita ieri per l'onda di piena nelle Gole del Raganello. La decisione è stata presa in considerazione della gravità delle sue condizioni, dovuta all'ingestione di fango e sabbia. Per lo stesso motivo è ricoverata nel reparto rianimazione dell'ospedale di Cosenza la 24enne di Trebisacce, salvata ieri dai soccorritori. Gravi sono anche quattro uomini politraumatizzati. Sulla regione di provenienza dei feriti, così come delle vittime, ancora c'è incertezza, visto che praticamente nessuno aveva con se documenti di identità dal momento che si erano recati a percorrere a piedi un torrente.