Inrca Cosenza, avviare il rilancio dell’unico Istituto di ricerca della Calabria: interrogazione di Guccione a Oliverio

«L'unico Istituto di ricerca della Calabria, l'Inrca di Cosenza, da molti anni non ha investimenti tesi a migliorare l'immobile dove è ubicato l'istituto, né i requisiti tecnologici e organizzativi. Ancora ad oggi non risulta essere sottoscritto alcun accordo transattivo tra Regione Calabria, Regione Marche-Inrca di Ancona nonostante l'accantonamento delle somme da parte della Regione Calabria». Il consigliere della Regione Calabria, Carlo Guccione, ha inviato una interrogazione a risposta scritta al presidente Mario Oliverio, per sapere quali iniziative urgenti intende adottare affinché «si possa immediatamente sottoscrivere tale accordo transattivo per avviare un rilancio dell'Inrca di Cosenza che preveda da parte dell'Inrca di Ancora una serie di investimenti per migliorarne gli aspetti alberghiero - sanitari dell'istituto di Cosenza, l'acquisto di nuove tecnologie e l'assunzione di personale Oss, medici e infermieri che nel corso di questi anni sono stati messi in quiescenza».
«Il contenzioso va avanti ormai da anni e non ha fatto altro che frenare il rilancio dell'Inrca. Le problematiche relative alle persone anziane sono al centro della politica sanitaria nazionale, visto anche l'aumento del processo dell'invecchiamento della popolazione. Nel Patto per la Salute infatti – ha affermato Carlo Guccione - sono state previste risorse importanti per la ricerca scientifica e per la cura dei pazienti anziani. L'Inrca, proprio per l'importante produzione scientifica prodotta in questo settore, può diventare un Istituto di ricerca al centro di importanti progetti nazionali ed europei per l'assistenza e la cura delle nuove patologie dell'anziano, visto anche il fenomeno di allungamento della vita che si è prodotto in questo secolo nel nostro Paese».
Nel giugno del 2013 «nella sede del Dipartimento Tutela della Salute e politiche sanitarie della Regione Calabria si è tenuta una riunione tra la Regione Calabria e Ircss-Inrca, in cui sono state affrontate le questioni di un rilancio e di una riorganizzazione del suddetto Istituto – è scritto nell'interrogazione - e del contenzioso trasmesso all'avvocatura regionale da parte dell'Inrca contro la Regione Calabria pari a € 16.317.760,16 di crediti dovuti dalla Regione Calabria con riferimento agli anni che vanno dal 1997 al 2005». In una riunione, il 15 ottobre 2013, il direttore generale dell'Inrca Giuseppe Zuccatelli «individua una cifra pari a euro 16.800.000 per chiudere la transazione, in riferimento alla procedura di infrazione che la Corte dei Conti sezione marchigiana ha aperto nei confronti della Regione Marche per circa 26 milioni di euro, raccomandando di proseguire le azioni tese a raggiungere accordi transattivi con la Regione Calabria per il presidio di Cosenza al fine di evitare il protrarsi di perdite presso la sede decentrata in mancanza del quale la struttura dovrà chiudere».

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Terminato l'iter istruttorio, il 30 luglio del 2015 il «Commissario ad acta del Piano di rientro comunicava all'Inrca, alla Corte dei Conti, al Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria e per conoscenza al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, il Dca n.86/2015 avente ad oggetto "Misure per il ripiano dei disavanzi di gestione delle aziende sanitarie regionali, anno 2013", in cui viene prevista la somma di euro 1.925.000,00 per l'Inrca di Cosenza».
«Ad oggi però – conclude Guccione - non c'è stato alcun rilancio dell'unico Istituto di ricerca della nostra regione che ha l'obiettivo di tutelare la salute e il benessere degli anziani».