Catanzaro, i consiglieri comunali di opposizione: “Abramo prenda atto che la sua maggioranza non esiste più”

"La nota con cui Forza Italia, partito di maggioranza relativa in consiglio, parla esplicitamente di una gestione del Comune sfuggita di mano e lontana dal modello iniziale, apre ufficialmente la crisi al Comune di Catanzaro. L'implosione della maggioranza – con annessi stracci che cominciano a volare – riproduce come un terribile deja vu il film a cui Catanzaro ha assistito nella passata consiliatura. Anche allora il Sindaco Abramo fu incapace di tenere insieme le forze che componevano la propria colazione e vide ben presto sfumare la possibilità di governare seriamente ed efficacemente la città. Sergio Abramo non ammise mai il fallimento del proprio progetto politico e si intestardì a portare a termine ad ogni costo la sua esperienza di governo, costringendo la città - attraverso un vorticoso ricambio di assessori usa e getta - ad anni di stasi, immobilismo, declino. Egli antepose allora con incredibile determinazione i propri interessi e il proprio futuro politico agli interessi e al futuro di Catanzaro".

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"La situazione sembra drammaticamente riproporsi in questi giorni. Dopo una campagna elettorale passata a ripetere lo slogan farlocco delle mani libere, dopo aver ripetutamente assicurato che questa volta la coalizione era a tenuta stagna, Abramo deve prendere atto che la sua maggioranza non esiste più e che come già accade alla provincia il suo destino è legato al gioco dei transfughi, della palude, degli scambi continui di vantaggi e interessi. Questo scenario è il risultato di una campagna elettorale permanente – come abbiamo a più riprese denunciato – a cui Abramo e gli altri maggiorenti del centrodestra stanno costringendo la città di Catanzaro, sacrificata cinicamente sull'altare delle rispettive strategie politiche.
Sin dal primo giorno del suo insediamento, questo Sindaco ha dimostrato di lavorare principalmente ad un suo personale futuro politico lontano dalle stanze di Palazzo De Nobili. Alleanze, tradimenti, svolte, rocambolesche giravolte hanno prevalso sulla amministrazione e sulla politica cittadina. Se Catanzaro aveva ed ha bisogno di progettazione, visione, partecipazione attiva delle categorie produttive ed intellettuali, se Catanzaro ha bisogno di un depuratore, di un piano per il centro storico, di un impegno straordinario per le periferie, quello che l'intero centro destra ha offerto in questi due anni è solo stato un insieme di accordicchi, furberie di bassa risma, decisioni di piccolo cabotaggio. Catanzaro, sfiancata da anni e anni di non governo, non può permettersi che si apra una crisi di lungo periodo in cui le forze del centrodestra pensino principalmente a danneggiare i propri ex alleati e in cui la cura del bene comune svanisca completamente dall'orizzonte ottico di questa amministrazione. Il fallimento dell'Abramo quater è certificato dalle manifestazioni di dissenso della cittadinanza, dallo stato di abbandono e degrado in cui è costretta la città, dalla acclarata implosione della maggioranza consiliare. Di fronte all'evidenza la strada maestra è l'unica strada perseguibile. Se il Sindaco Abramo non vuole passare alla storia come il male assoluto della città ha a sua disposizione una sola possibilità: dimissioni immediate e scioglimento della consiliatura". Lo scrivono, in una nota, i consiglieri comunali di minoranza di Catanzaro, Bosco, Celia, Costa, Costanzo, Fiorita, Guerriero, Notarangelo e Rotundo.