Vincono il pubblico reggino ed il Catanzaro: finisce 3-4 davanti a 11 mila persone

curvasuddi Paolo Ficara - A testa alta. Se sconfitta doveva essere per la Urbs Reggina al cospetto di un Catanzaro attrezzato e rodato, forse la partita andata in scena davanti agli 11 mila del "Granillo" rappresenta il meno amaro dei bocconi. È finita 3-4 una gara dai due volti, con gli ospiti a spadroneggiare per tutto il primo tempo con D'Ursi (due volte), Bianchimano e Celiento. Ed i padroni di casa a risollevarsi nella ripresa grazie a Bellomo, Doumbia e Tassi, quest'ultimo persino con la palla del possibile 4-4 nel recupero.

Cevoli fa debuttare Procopio a sinistra nel 3-4-2-1, regala la prima maglia da titolare al centravanti Baclet e mantiene Pogliano in difesa. In panca Doumbia, Sandomenico e Tulissi, oltre a Redolfi. Ogni settimana sarà difficile azzeccare le scelte di formazione. Il primo tempo premia quelle di Auteri, che come elemento rapido della difesa a tre inserisce Celiento, cambiando poi due terzi della batteria di attaccanti che aveva fatto malissimo alla Casertana: Bianchimano conserva il posto, in mezzo a Kanoutè e D'Ursi.

L'avvio è da shock. Sul settore sinistro degli amaranto, tra Solini e Procopio, i giallorossi si infilano di continuo. Il primo cross basso è preda di D'Ursi, che brucia la difesa ed insacca da pochi passi al 3'. Due minuti dopo Celiento si stacca dalla difesa, riceve da Statella e da destra mette in mezzo per il primo gol di testa in carriera di Andrea Bianchimano. Il gigante buono non esulta, ma al 5' è già 0-2.

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La squadra di Cevoli viene annichilita su tutti i piani: velocità, forza fisica, distanze tra i reparti. Il Catanzaro non è sazio,, va a tutta birra in ripartenza e Confente e Conson evitano per due volte il terzo gol. Bellomo prova a scuotere i compagni con qualche conclusione dalla distanza, poi serve a De Falco in contropiede il pallone per dimezzare lo svantaggio: l'ex vicentino conclude male col sinistro. Nel frattempo, Auteri ha visto gettare la spugna prima a Bianchimano e poi a Kanoutè, per motivi fisici. Le marcature sugli angoli però non cambiano, ne approfitta Celiento per sovrastare il più minuto Procopio: prima scheggia la traversa, subito dopo al 35' incorna per lo 0-3.

Quando D'Ursi cala il poker al 37', l'amarezza sugli spalti è tanta e la gara sembra già finita. Da lodare lo spirito di Baclet, che continua a battersi e sbattersi. Cevoli chiama fuori De Falco ed inserisce Salandria prima dell'intervallo. Poi, al 46', dentro Doumbia per Solini e si passa ad un 4-3-1-2 con Strambelli mezzala sinistra e Bellomo trequartista. Sarà la mossa che consentirà alla squadra di rendersi produttiva in avanti.

Da una delle sue consuete azioni individuali, Bellomo riesce ad estrarre il coniglio dal cilindro al 49': destro terrificante dal limite dell'area, basta vedere un pallone che gonfia la rete per entusiasmare il pubblico. La squadra si gasa. Bellomo innesca Baclet, che con altruismo serve Doumbia meglio appostato: al 57' è 2-4. Dall'altro lato il Catanzaro non riesce a concretizzare, Auteri sente puzza di bruciato e si copre.

Non basta un generosissimo finale per raddrizzare la barca. Dentro Sandomenico, Tulissi e Tassi, con quest'ultimo che ribadisce in rete una punizione del Pocho stampatasi sul palo. È l'89', vengono segnalati quattro minuti di recupero, il "Granillo" è tutto in piedi. Furlan strozza in gola l'urlo del possibile 4-4, chiudendo lo specchio a Tassi in uscita. La Urbs Reggina ha perso, ma il pubblico ha stravinto. Stadio gremito e totale sostegno alla squadra, applaudita a fine match per l'impegno profuso. C'è da capire se la dirigenza avrà la stessa pazienza con un allenatore cui andrebbe dato il tempo di assemblare una squadra ormai nuova. Non ce la facciamo a non segnalare, durante un intervallo in cui vi lasciamo immaginare lo spirito dei sostenitori amaranto, un solo reggino tutto sorridente a distribuire strette di mano ben al di fuori del suo settore di competenza.