Processo ‘Aemilia’, il pg Giovannini: “Reati fiscali marchio di fabbrica della cosca emiliana”

Giustizia500"Al di la' delle due posizioni affrontate e tutto sommato marginali, l'udienza e' importante perche' affrontando i reati fiscali si entra in quel contesto criminale che e' un vero e proprio marchio di fabbrica della cosca emiliana e cioe' il vorticoso giro di fatture per operazioni inesistenti". Lo ha detto il sostituto procuratore generale di Bologna Valter Giovannini, nel corso dell'appello del processo di 'Ndrangheta Aemilia, dove sono state trattate le posizioni di Giuseppe Aloi e Giuseppe Macri'.

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"Tutti gli imputati - ha detto il pg - hanno ammesso questi fatti, negando pero' di essere 'ndranghetisti. E' la prova della totale assenza di consapevolezza del disvalore sociale e penale da parte di chi non capira' mai che le violazioni fiscali non sono reati minori, ma gravissimi reati che vedono come parte lesa lo Stato. Il pg ha chiesto la conferma della condanna di primo grado per gli imputati, definiti "due mattoncini forse marginali, ma che insieme a molti altri hanno contribuito a tenere insieme la piramide criminale".