"Trentamila docenti precari di terza fascia spazzati via da un concorso straordinario"

"Trentamila saranno i docenti precari di terza fascia spazzati via da un concorso straordinario, che doveva stabilizzare i lavoratori e che si traduce in una mattanza sociale senza precedenti. Il tutto nel silenzio assordante dei mass media e sbandierato dalle forze politiche come misura eccezionale a favore della scuola. La professionalità di docenti con esperienza pluriennale verrà valutata con un test a crocette, nel caso in cui la preselezione non dovesse andare bene, tanti saluti e a casa, a trovarti un altro lavoro. Una misura ingiusta e offensiva verso insegnanti che da anni contribuiscono a tenere in piedi la scuola italiana, docenti la cui esperienza non viene affatto valorizzata, lavoratori che si troveranno senza il loro impiego, molto spesso in età non più giovane, con il carico di emergenza sociale che ne comporta. L'Italia è già stata sanzionata per ben due volte dall'Unione Europea per l'abuso di contratti a termine, dopo i 36 mesi a tempo determinato il lavoratore deve essere portato a tempo indeterminato (direttiva europea 70/1999 e le sentenze della corte europea Mascolo e Sciotto). In tutta risposta, invece di assumere i lavoratori precari, il nostro Paese li lascia su una strada senza occupazione. Chiediamo visibilità, ascolto, confronto, la nostra esasperazione ha raggiunto i limiti. Fate sentire la nostra voce prima che sia troppo tardi". Lo afferma in una nota Sebastiano Sandri, Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori. 

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